Emergenza abitativa, Sunia e Cgil Campania lanciano un allarme: «dal primo gennaio oltre 15mila famiglie a rischio sfratto: necessaria la proroga delle esecuzioni».
«Con la fine del blocco degli sfratti al 31 dicembre e senza norme che prevedano la sospensione delle esecuzioni nella legge di Bilancio 2021, si corre il rischio che rimangano senza casa migliaia di famiglie». È la denuncia del sindacato degli inquilini Sunia e della Cgil. In Campania sono oltre 20mila le richieste di esecuzioni di sfratti nel 2019, di cui 7mila solo a Napoli. Senza considerare gli esercizi commerciali, che subiranno la stessa sorte. Una situazione allarmante, resa ancor più grave dalla crisi economica seguita alla pandemia da Covid, che può innescare una vera e propria bomba sociale. Occorre prorogare di almeno altri 6 mesi la sospensione delle esecuzioni degli sfratti e definire misure per la rinegoziazione dei canoni, per dare certezza sia all'inquilino che al proprietario».
Per il segretario generale del Sunia Campania, Antonio Giordano e il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci, «in assenza di politiche della casa, di un piano per l'offerta di alloggi pubblici, di risorse continuative e non di stanziamenti emergenziali, i cui costi ricadranno sulle spalle dei Comuni, dei nuclei familiari in condizioni più precarie, dei proprietari e dei lavoratori. Per cui, servirebbero incentivi fiscali per una diminuzione del canone, più risorse del fondo sostegno agli affitti e per morosità incolpevole, potenziare l'offerta di alloggi pubblici per dare una risposta alle migliaia di famiglie escluse dal mercato privato degli affitti».