Chi opera con coscienza e senso di responsabilità non sbaglia mai, come nel caso di una cassiera in un supermercato di Ascea Marina, che ha cortesemente proibito l’acquisto di superalcolici ad un gruppo di minori, giovanissimi intenti ad organizzare un falò da sballo sulla spiaggia. Eravamo testimoni e ci siamo complimentati con lei. Ma a ben pensarci non aveva fatto nulla di straordinario: aveva semplicemente svolto il suo lavoro, che prevede regole ben precise per tutti. Il fatto è che non tutti si comportano come quella cassiera, non tutti hanno capito che se un minore finisce all’ospedale in coma etilico, in pericolo di vita, la colpa non è del ragazzino – che nemmeno conosce i rischi cui va incontro – ma di chi incassa i soldi e somministra superalcolici con una leggerezza che non è più consentita, visto che la cronaca certifica l’aumento esponenziale di fattacci come quello accaduto di recente in costa sud a Salerno. I controlli, vivaddio, si fanno sempre più stringenti in città come in provincia e va bene così: gli irresponsabili vanno puniti, prima che accada l’irreparabile.
Si fanno sempre più stringenti i controlli su chi somministra superalcolici a minori
Superalcolici, gli irresponsabili sono gli adulti
Chi vende, dovrebbe farlo con coscienza e senso di responsabilità
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