Tragedie purtroppo avvenute o soltanto sfiorate, fatti di cronaca che oltre che farci rabbrividire, dovrebbero farci riflettere su quanto sia necessaria e in tanti casi decisiva la rassicurante presenza del bagnino. Che non passi mai più sotto traccia quel che è accaduto giorni fa sulla spiaggia della Calanca a Marina di Camerota, dove un giovane napoletano in vacanza nel Cilento ha aggredito e mandato all’ospedale un addetto al salvataggio di soli 19 anni che – dopo aver riportato a riva alcuni bagnanti che annaspavano tra le onde alte – si è permesso di sconsigliare il tuffo all’energumeno. Non fosse stato per i bagnini, avremmo avuto a che fare con una lista nera assai più nutrita, considerando quel che è accaduto a Santa Maria di Castellabate, dove solo la prontezza e la perizia dei bagnini del lido Torretta 23, hanno evitato che due donne annegassero nel mare in tempesta e ad Agropoli, dove cinque bagnini del lido Aurora hanno strappato alle onde ed alla probabile morte due ragazzi di 20 anni. E’ il caso di dirlo, grazie al cielo ci sono loro: angeli custodi cui, in tanti casi, non viene detto nemmeno un semplice “grazie”.
Tante le tragedie evitate dai bagnini, in provincia
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