I venti di crisi che sferzano il Comune di Salerno non preoccupano minimamente la maggioranza a Palazzo di Città, tant’è che lo stesso sindaco Napoli – su domanda precisa dei cronisti stamani – ha risposto in modo telegrafico negando anche la più remota possibilità che possa esserci un rimpasto di giunta. Le voci diffuse ad arte prima dell’assise di ieri sembra non turbare, almeno in apparenza, la granitica macchina politica a trazione Pd che sostiene Napoli. Il fatto che i malpancisti continuino a mostrarsi recalcitranti rispetto ad alcuni provvedimenti o assumano atteggiamenti di aperta insofferenza anche durante le poche sedute dell’assemblea cittadina può voler dire soltanto una cosa: che gli agitatori vivono la frustrazione di non mettere a segno il loro obiettivo. Ovvero destabilizzare la maggioranza per strappare uno strapuntino in giunta. Il risultato elettorale di tre anni fa ha regalato al sindaco una larghissima compagine assembleare. Quindi Moderati, Davvero Verdi e Socialisti da soli possono fare solo testimonianza delle loro posizioni, ma problemi reali di tenuta non li possono creare. D’altronde è pur vero che le regionali del prossimo anno impongono prudenza ed intelligenza strategica: ma non ci saranno decisioni affrettate da dichiarazioni estemporanee o spigolature mirate. Le truppe di Napoli fanno quadrato e pre-tattica respingendo con il classico muro di gomma le iniziative degli alleati scontenti. Fino a quando, però, non è dato sapere.
Tensioni in consiglio comunale a Salerno: malpancisti incidono poco
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