Bocciate Cnim, De Vizia e Cogeco, il termovalorizzatore di Salerno sarà costruito da un altro soggetto. De Luca ha comunicato le decisioni prese in un incontro a Roma con Gianni Letta. Attestata la non aggiudicabilità della società che ha partecipato alla gara con un’offerta economica non rispondente ai requisiti previsti dal capitolato, De Luca è pronto ad avvalersi dei poteri commissariali per intraprendere la strada dell’affidamento diretto. L’alternativa è far partire una gara aperta con termini ristretti di circa un mese. Salerno, che resta fuori dall’emergenza rifiuti in Campania e che lunedì farà partire i lavori per l’impianto di compostaggio rafforzando ancora di più la raccolta differenziata, seguirà l’esempio di Brescia e Milano. Due le ragioni: contribuire alla risoluzione di un problema regionale e partire con un investimento industriale del Comune per una crescita di fatturato ed occupazione. De Luca è stato chiaro: non si possono gettare al vento due anni di lavoro, il termovalorizzatore si farà con la presenza dell’amministrazione comunale. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Letta, ha recepito il messaggio e si è impegnato ad effettuare un’integrazione al decreto sull’emergenza rifiuti che non prevede la presenza delle istituzioni pubbliche nella realizzazione dell’impianto.
Termovalorizzatore, bocciata offerta presentata
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