Ad ottobre stop anche in altri settori della sanità accreditata

Tetti di spesa raggiunti, a pagamento esami cardiologici e radiografie

I budget per le prestazioni convenzionate non bastano
Alessandro Ferro

Raggiunti i tetti di spesa per radiografie ed esamicardiologici, nelle prossime settimane saranno a pagamento anche altri settori. Il ritorno al riparto annuale delle prestazioni non è bastato ad evitare il raggiungimento dei budget che evidentemente restano ancora al di sotto delle esigenze dei cittadini.

Rispetto al 2018, quando il conteggio delle prestazioni avveniva sempre nell'arco dell'anno solare, la situazione è migliorata, per effetto anche del lockdown che ha provocato un calo delle richieste di prestazioni. Due anni fa lo stop alle prestazioni in convenzione arrivò già ad agosto in molti settori. A cominciare dagli esami cardiologici e poi medicina nucleare, radioterapia e radiologia.

Nel 2019 i budget erano trimestrali e ci sono state varie interruzioni e ripartenze nelle convenzioni durante l'anno. In questo 2020 si è tornati al riparto annuale delle risorse ma alcuni settori hanno raggiunto il tetto di spesa. Sono, come detto, radiologia e cardiologia ma ad ottobre potrebbe arrivare lo stop anche per gli esami del sangue e, a seguire, per radioterapia e medicina nucleare.

Tempi lunghi nella sanità pubblica

Questo per quanto riguarda la sanità privata che chiede l'aumento dei budget per assicurare le prestazioni ai cittadini. L'alternativa è rivolgersi direttamente alla sanità pubblica che, però, fa registrare attese lunghe a causa anche dell'emergenza coronavirus che ha impegnato le strutture ospedaliere.

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