Un giro di false certificazioni e titoli di studio per scalare le graduatorie dei concorsi pubblici. Un’inchiesta della Procura di Potenza ha portato all’arresto di sette persone, tra Napoli, Potenza e Salerno accusate di aver messo in piedi un sistema fraudolento che permetteva a centinaia di candidati di aumentare i propri punteggi nei concorsi.
L’indagine, condotta dai finanzieri del nucleo di polizia economica e finanziaria di Potenza, ha svelato un’associazione a delinquere che operava in diverse regioni italiane, tra cui Campania, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Sicilia e Basilicata.
Gli indagati sono accusati di aver selezionato i “clienti” interessati a ottenere titoli di studio e abilitazioni professionali false, organizzando corsi di formazione, corsi di laurea e percorsi formativi fittizi.
In alcuni casi, gli indagati si sarebbero addirittura sostituiti agli iscritti durante gli esami online, garantendo il superamento delle prove. In ambito universitario, avrebbero manipolato gli esiti degli esami, mentre nel settore sanitario avrebbero attestato falsamente la presenza di studenti durante il tirocinio obbligatorio per ottenere la qualifica di operatore socio sanitario.
Le misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Potenza, sono state eseguite dai finanzieri. Sono stati sequestrati numerosi titoli di studio e abilitazioni professionali false, rilasciate a oltre un centinaio di persone, tutte indagate per aver beneficiato di queste attestazioni nei concorsi pubblici.