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C’è anche Giulia Cecchettin, nel giardino di “Asia e gli amici del mandorlo” di fronte al mare di Salerno. Il nome della ventiduenne barbaramente uccisa dal suo ex fidanzato compare adesso tra le aiuole del Lungomare di Torrione per iniziativa di Fabio Bassi, papà di Asia, anima e ideatore di questa piccola oasi di bellezza urbana affidata alla cura di singoli o associazioni. Quello della ragazza veneta porta a ventuno i nomi collocati tra fiori e luci, luci – di ispirazione floreale – che si sono accese per la prima volta ieri sera, al tramonto.