Potrebbe esserci una ragazzina vittima di tratta tra i 191 migranti sbarcati stamattina al porto di Salerno, salvati tra giovedì e sabato dai volontari di Medici Senza Frontiere in cinque diverse operazioni a largo del Mediterraneo. Questa mattina l’attracco della Geo Barents, il 36esimo sbarco in città, coordinato dalla Prefettura di Salerno. Ventitré i minori non accompagnati a bordo, ragazzi tra i 14 e 17 anni, che saranno trasferiti in diversi centri di accoglienza tra Salerno città e la provincia. Dodici le urgenze sanitarie. Il primo a sbarcare è stato uomo con seri problemi di deambulazione. Diversi sono anche i casi di persone affette da scabbia che subito sono state sottoposte a trattamento farmacologico. Il piano di riparto previsto dalla Prefettura di Salerno prevede il trasferimento di 66 migranti nelle province del Lazio, tutti gli altri resteranno su territorio regionale. Subito dopo le prime operazioni sanitarie condotte da personale dell’Usmaf e dell’Asl, è toccato al dirigente della Squadra Mobile, Elvio Barbati, e ai suoi uomini salire a bordo per verificare la presenza di scafisti. I migranti sono stati poi trasferiti nella struttura di via De Carrari dove si svolgono le operazione di fotosegnalamento e identificazione. Ai mediatori culturali, il compito di raccogliere i loro racconti, molto spesso drammatici.
L'attracco della Geo Barents al porto di Salerno
Tra i migranti una presunta vittima di tratta
La ragazzina viaggiava da sola. Si cercano eventuali scafisti
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