Gli autotrasportatori proclamano cinque giorni di sciopero: traffico eccessivo e poca sicurezza sul Viadotto Gatto ed in zona portuale. Le immagini del viadotto Gatto ostaggio del traffico quotidiano fanno capolino puntualmente nella rubrica Lira Tv e sei protagonista di civiltà. A girarle sono spesso i residenti dei palazzi che affacciano su Via Croce o su Via Porto, preoccupati non solo dal disagio provocato dalla mobilità pesante ma anche per l’inquinamento atmosferico che si determina quando il viadotto si trasforma in un vero e proprio imbuto e quando camion ed auto finiscono per formare un tappo che blocca la circolazione per lunghi ed interminabili minuti. Lo sciopero proclamato dalla Federazione autotrasportatori italiani va dritto in questo senso. A puntare i piedi non solo cittadini ed automobilisti esasperati ma anche camionisti esausti, prigionieri dei loro stessi Tir. Gli operatori della logistica proclamano 5 giorni di sciopero dalla mezzanotte del 21 maggio e fino alla mezzanotte del 25 maggio. Parliamo di almeno cinquecento veicoli industriali interessati dallo stop. Il motivo della protesta è la mancanza di sicurezza. Angelo Punzi, segretario della Federazione Autotrasportatori, stigmatizza le pessime condizioni di viabilità che non sono idonee a garantire la sicurezza del personale viaggiante, per non parlare della lentezza delle operazioni import/export che aggravano ingressi ed uscite dal Porto. Di fatto viene ostacolato il flusso dei mezzi pesanti, sia in entrata che in uscita. Nemmeno l’imminente ripresa dei lavori nel cantiere di Porta Ovest calma gli autotrasportatori: il completamento delle gallerie da e per il Cernicchiara appare troppo lontano.
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