Traffico in Costiera Amalfitana, il sindaco di Amalfi propone la Ztl territoriale.

Redazione

E’ necessario «adottare provvedimenti urgenti e di medio periodo volti al contingentamento del flusso di traffico lungo la SS 163 “Amalfitana”» così in apertura alla lettera inviata a Prefettura di Salerno, Regione Campania, Provincia di Salerno, alla Città Metropolitana di Napoli, alla Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, all’Anas e all’Acamir, il sindaco di Amalfi, Daniele Milano. Il primo cittadino propone l’istituzione di una Ztl territoriale per ridurre il traffico in Costiera Amalfitana. «Ribadisco qui integralmente la mia proposta, già avanzata nel corso dell’ultimo tavolo interistituzionale, organizzato in Prefettura a marzo 2018, ovvero contingentare “a monte” il flusso di veicoli in transito sulla SS163, mediante l’ausilio di un sistema tecnologico di non difficile concezione e sviluppo, anche in considerazione del limitato numero di varchi d’accesso alla Costiera Amalfitana (appena quattro: Positano, Agerola, Chiunzi, Vietri sul mare): una sorta di grande ZTL territoriale da applicare preliminarmente ai mezzi più pesanti – scrive Milano – Tale limitazione potrà consentire una gestione dei flussi rispettosa del territorio e di chi lo abita, evitando che turisti e visitatori trasformino le loro vacanze in una infernale permanenza su gomma a temperature elevate. Un tale sistema tecnologico di contingentamento “a monte” potrebbe integrarsi con sistemi comunali di monitoraggio della sosta per le auto che – sebbene meno considerate come un problema – in taluni periodi dell’anno contribuiscono in maniera determinante alla congestione dell’unica arteria di collegamento tra i comuni della Costiera. Un sistema informatico –continua il sindaco di Amalfi – che comunichi la disponibilità in tempo reale dei posti auto nei vari comuni della Costiera contribuirebbe a disincentivare il transito verso le località già sature e consentirebbe un più ordinato sviluppo e afflusso sul territorio. Per tale ultime evenienza, la mia Amministrazione ha già investito 360mila euro in un bando in corso di aggiudicazione. La situazione – conclude Milano – è davvero seria e non consente più di adoperarsi in soluzioni tampone».

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