Tragedia a Ravello, 18 indagati per la morte di Nicola Fusco

Simona Cataldo

Nel registro degli indagati, solo per atto dovuto, ci sono anche i familiari, il padre e la sorella, oltre alla stessa ditta di trasporti, di Nicola Fusco , il 29enne scomparso lunedì 8 maggio dopo essere finito col bus in una scarpata lungo l’ex statale 373 a Ravello. Ieri i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno, hanno notificato il provvedimento dopo le prime indagini della Procura di Salerno. Le ipotesi di reato (concorso di cause, cooperazione nel delitto colposo e omicidio colposo) sono a carico di quindici persone tra tecnici e funzionari della Provincia, alcuni dei quali neanche più in servizio presso il settore strade in servizio. L’indagine, coordinata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, si sviluppa su due fronti: il primo legato alla sicurezza stradale e l’altro alle condizioni del bus guidato dal 28enne. A disposizione degli inquirenti ci sono le immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza in funzione a poche decine di metri dal luogo dell’incidente. La prossima settimana, intanto, verranno eseguite nuovi accertamenti sul luogo dell’incidente. Sono previste, invece, per il 23 maggio le operazioni di rimozione del bus, ancora incastrato su via Valle del Dragone.

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