Nessun luogo a procedere per sette dei dieci indagati. L’unico che andrà a processo per quel masso staccatosi dal costone roccioso, che fu fatale al giovane Crescenzo Della Ragione, sarà Il titolare della discoteca, Raffaele Sacco. Lo ha stabilito ieri il giudice del tribunale di Vallo della Lucania Sergio Marotta. Condannato, invece, con il rito abbreviato, ad un anno e sei mesi di reclusione per favoreggiamento personale, Antonio Campanile, il buttafuori di Napoli che fece scomparire subito dopo la tragedia la pietra che aveva colpito mortalmente il ventisettenne. Niente processo per gli altri imputati, tra cui gli ex sindaci di Camerota Domenico Bortone, Antonio Troccoli e Antonio Romano. Non luogo a procedere anche per i tre comandanti dei vigili urbani Antonio Ciociano, Donato Salvato e Giovanniantonio Cammarano e per i due tecnici Antonio Gravina e Gennaro D’Addio. Il titolare del locale, chiuso da quel tragico episodio, Raffaele Sacco, affronterà il processo per omicidio colposo. L’incidente avvenne il 10 agosto 2015. Durante un forte temporale, da un’altezza circa 60 metri, si staccò un masso, che colpì in pieno il 27enne di Giugliano. Vani furono tutti i tentati di rianimarlo. https://www.youtube.com/watch?v=gld-vgXEKgw
Tragedia al Ciclope, il titolare a processo per omicido colposo
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