L’ultima tragedia estiva, consumatasi nelle acque di Ischia, riporta alla mente le drammatiche immersioni degli anni scorsi, molte delle quali in provincia di Salerno. Impossibile non ricordare quanto accaduto a Palinuro esattamente un anno fa: il 19 agosto 2016 in tre persero la vita. In quell’occasione furono Mauro Cammardella, titolare di un centro diving, l’istruttore Mauro Trancredi ed il sub Silvio Anzola a morire durante un’immersione nella grotta della Scaletta a Palinuro. Il corpo di Anzola fu recuperato diversi giorni dopo perché rimasto intrappolato in un cunicolo. I tre sub erano partiti con una barca a bordo della quale c’erano 12 persone, ma una volta arrivati alla grotta si erano divisi in sottogruppi: Cammardella, Tancredi e Anzola erano andati in quello che era considerato il punto più pericoloso e profondo. Palinuro: grotte bellissime, angoli suggestivi di mare che ogni anno richiamano centinaia di sub nella frazione del comune di Centola, in provincia di Salerno, ma che talvolta risultano pericolose anche per i più esperti. E così il 30 giugno 2012 in un’immersione, sempre nelle stesse acque, persero la vita quattro sub. L’incidente avvenne nella zona della Grotta del Sangue. In quell’occasione altre quattro persone però riuscirono a salvarsi. Fu il fango sollevatosi all’interno della grotta a far perdere l’orientamento ai quattro sub. Il 2 settembre 1998 morirono nei fondali della Grotta Azzurra di Palinuro due subacquei milanesi. Un altro incidente, invece, avvenne nel 1996 quando a perdere la vita furono tre cittadini polacchi durante una immersione nella zona nella grotta denominata “Scaletta” a Punta Iacco. Nel 1984, il 16 agosto, morirono due giovani speleologi subacquei friulani. Stavano esplorando una grotta sottomarina nelle acque della “Cala Fetente” a Palinuro, lo stesso luogo dove e’ avvenuto l’incidente del 19 agosto dell’anno scorso. Con la tragedia di Ischia, che vede tra le vittime una ragazza di poco più di 13 anni, Lara, oltre che al sub 44enne Antonio Emanato, rimasti sul fondo della “Secca delle Formiche”, di fronte all’isolotto di Vivara nel Parco marino “Il Regno di Nettuno”, si allunga terribilmente la scia di vittime in Campania per immersioni rivelatesi fatali. La maggior parte di queste fino ad ora erano concentrate nel Cilento e nelle acque di Palinuro, che detiene un tragico primato: 9 morti in cinque anni ed altri 7 dal 1984 al 1998. https://www.youtube.com/watch?v=7qXdznG_0Zw
Tragedia di Ischia: i drammatici precedenti di Palinuro
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