“Per favore, non chiamatelo incidente”, è l’incipit della nota congiunta Assomare Italia e Fenailp sulla tragedia in costiera amalfitana. Non una fatalità, non un luogo come tanti: “uno dei luoghi più belli ed amati del mondo: la costiera amalfitana – si legge nella nota – con conseguente danno di immagine che soprattutto all’estero produrrà effetti sulle migliaia di turisti che la affollano e che, probabilmente, rinunceranno a noleggiare una barca”. E poi le conseguenze morali, soprattutto per le migliaia di persone che hanno fatto di una passione vera, il mare, la propria professione e che non possono non sentirsi colpiti nel profondo dall’ assurdità di quanto successo. Il mare richiede rispetto – scrivono Assomare e Fenailp – e solo chi lo ama davvero riesce ad averne sempre. Necessario uno scatto di orgoglio nell’essere “marinai” prima ancora che imprenditori e prendere nettamente le distanze da comportamenti “criminali” che nulla hanno a che fare con il mare. Il cordoglio non basta. Occorre dare un segnale forte non solo come categoria, ma come uomini e donne di mare, fermandosi per un giorno a riflettere, sacrificando, quali operatori del settore, una giornata del nostro lavoro per commemorare la giovane vita di Adrienne e ricordare al mondo che le regole, per quanto a volte ancora imperfette, vanno sempre rispettate con senso di responsabilità.
Tragedia in Costiera: fatalità o imperizia?
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