I tre punti conquistati sabato contro il Crotone hanno aperto nuovi spiragli per uscire dalla crisi. Troppo brava la Salernitana o troppo deboli i calabresi. La verità come sempre sta nel mezzo. La squadra di Lerda non è una corazzata, d’accordo ma è anche una squadra che è stata capace, fino a questo momento, di raccogliere punti in trasferta a Lecce e Frosinone. Insomma, la vittoria della Salernitana non è da disprezzare, anzi, è la sintesi di questo inizio di stagione dei granata: campionato complesso, difficile ma non impossibile. L’aver conquistato l’intera posta in palio porta poco alla classifica ma consente alla Salernitana di vedere la targa proprio dei calabresi per potersi reinserire nel gruppo di coda ed alimentare speranze di rimonta. Il distacco dalla penultima passa da 5 a 2. Ma al di là dei freddi numeri e della valanga di gol che potrebbe rivelarsi occasionale per una squadra comunque anemica sotto porta, la partita di sabato aggiunge spunti interessanti. In primis il carattere dimostrato dal gruppo in un contesto ambientale tutt’altro che facile. L’altro elemento positivo e da tener presente per il prosieguo, riguarda il gruppo. La squadra è con Cari e soprattutto con il ds Salerno. Lo ha dimostrato pubblicamente andando più volte ad abbracciare il direttore ad ogni gol… I dubbi: il 4 a 1 di sabato non ha cancellato i problemi. La vera Salernitana va ricercata a metà strada tra la roboante prestazione di sabato e quella brutta e sconclusionata delle prime 10 giornate di campionato, anche sotto la gestione Brini. Una squadra, quella granata, ancora alla ricerca di un equilibrio che fino adesso era mancato completamente.
Tre punti per ricominciare
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