maggior parte di loro muore per cause facilmente prevedibili: complicazioni neonatali (37%), polmonite (19%), diarrea (17%), malaria (8%), morbillo (4%). TESTIMONIANZA.Il dato riguarda 68 paesi in via di sviluppo dove il paese con peggior tasso di mortalità infantile è la Sierra Leone, con 262 bambini morti ogni 1000 nati, seguita da Afghanistan, con 257 su 1000. In questi angoli remoti del mondo, le principali cause di mortalità infantile sono aggravate da condizioni di malnutrizione, povertà endemica, cattive condizioni igieniche, scarsità di acqua potabile, mancato accesso all’istruzione da parte delle madri ed utilizzo limitato della contraccezione. Questi dati sono il nucleo del rapporto «La nuova sfida: dire basta alla mortalità infantile» redatto da Save the children in occasione del lancio della nuova campagna mondiale dell’Organizzazione, dal titolo «Every One», che mira a salvare 500.000 bimbi l’anno, donando due euro con un semplice sms.
Tre secondi per salvare la vita di un bambino
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