Sono due le inchieste per capire come sia morto Alessandro Farina, tredici anni appena, che i medici dell’Ospedale di Salerno non sono riusciti a salvare nonostante i tentativi disperati proprio nei giorni delle feste natalizie. Un fascicolo è quello aperto dalla magistratura in seguito alla denuncia presentata dai genitori di Alessandro; un’indagine interna è quella disposta ieri dal direttore generale del Ruggi, appena appresa la notizia del decesso del ragazzino. Quella di Alessandro è una storia beffarda: arrivato al pronto soccorso nel fine settimana con dolori generici in tutto il corpo, secchezza delle fauci e lingua ingrossata, era stato dimesso dal medico di turno con una diagnosi che parlava di una sospetta allergia da assunzione di tachipirina e terapia cortisonica spalmata in tre giorni. Il tredicenne in ospedale era arrivato con le sue gambe, perfettamente vigile e cosciente. Nulla lasciava presagire il peggioramento delle sue condizioni, culminate nel giorno di Natale con un ricovero dopo un soccorso con ambulanza del 118 a casa in seguito ad un malore gli avrebbe portato uno stato di semi-incoscienza e convulsioni. Avviati gli accertamenti del caso, al Ruggi hanno scoperto che il piccolo Alessandro era affetto da una forma severa di diabete, di cui i suoi stessi familiari pare fossero all’oscuro, ed era in preda ad un picco glicemico tale da provocargli seri scompensi. Sembrava che le cose si fossero messe per il verso giusto, almeno fino a ieri, quando in Rianimazione il tredicenne ha avuto un arresto cardiaco fatale. A quel punto i genitori hanno deciso di denunciare tutto, per permettere agli inquirenti di risalire l’intera catena di medici e paramedici che ha preso in carico il ragazzo nei giorni in cui è stato in Ospedale ed appurare eventuali responsabilità personali o falle nell’esecuzione di procedure e protocolli. Al momento non è dato sapere di più, l’indagine è solo all’inizio e l’esame necroscopico potrebbe aggiungere qualche dettaglio utile. La direzione generale dell’azienda ospedaliera universitaria, dal canto suo, ha attivato tutti i percorsi di chiarimento previsti ed potrebbe immaginare un rafforzamento o una revisione delle linee guida per il trattamento in Pronto Soccorso. https://www.youtube.com/watch?v=oZsllQbXpXM
Tredicenne morto al Ruggi di Salerno; due le inchieste: una interna, l’altra giudiziaria
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