Trekking urbano nella notte delle streghe

Redazione

A seguirli c’erano Erchemperto, Barliario, Roberto il Guiscardo e sua moglie Sichelgaita. C’è chi giura di aver visto anche gli amanti Antonella e Raimondo. Non è uno scherzo di Halloween ma solo la suggestione che miti e leggende sanno creare. La notte delle streghe Salerno l’ha infatti dedicata all’arte con percorsi nei vicoli, negli slarghi, nei cortili del centro storico. L’amministrazione comunale per il secondo anno consecutivo ha partecipato all’iniziativa “Trekking Urbano”, manifestazione che vede protagoniste trentadue città faro della cultura italiana. Un modo intrigante per rinnovare la tradizione della vigilia della festa di Ognissanti trasformandola in un’avventura divertente e volta alla scoperta dei misteriosi angoli che ogni città conserva. Lungo il percorso che i partecipanti, partiti alle 20 da Palazzo di Città, hanno affrontato. Con scarpe comode ed abiti confortevoli hanno attraversato dapprima la Curtis dominica, ovvero il quartiere longobardo, raggiungendo poi l’Hortus Magnus con il complesso di San Benedetto e l’acquedotto medioevale, location della tragica storia del monaco che vendette la sua anima al diavolo. Poi è stata la volta del museo archeologico con il vicino Castel Terracena. Da qui ci si è spostati al Duomo per inoltrarsi nel cuore del Plaium Montis. Uno sguardo ai palazzi nobiliari e ai monasteri, per finire la visita all’ex convento di San Lorenzo, sede dell’Archivio storico comunale.

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