Il presidio dei lavoratori della Treofan non è stato sciolto nemmeno nella notte di San Silvestro.
La lotta dei lavoratori di Treofan Italy va avanti anche la notte di San Silvestro. Davanti a cancelli dello stabilimento di Battipaglia sembra si torni indietro nel tempo. Davanti ai fuochi improvvisati per tenersi al riparo dal freddo, gli operai intonano l’inno dei Briganti.
I 78 dipendenti di Treofan si sentono venduti dalla Management & Capitali di De Benedetti. Venduti per un prezzo irrisorio al gruppo indiano Jindal, che ha chiuso subito la fabbrica di Battipaglia, neutralizzando la concorrenza nella produzione di film biorientato. Gli azionisti di Treofan Italy hanno fatto un esposto alla Consob, chiedendo di verificare tutti i passaggi della vendita azionaria.
Il sospetto di una mera speculazione finanziaria c’è, ma agli operai battipagliesi, dopo le promesse e le visite istituzionali dei giorni scorsi nessuno ha ancora detto nulla. Ma loro dalla fabbrica della Piana non se ne vanno, anzi: vogliono tornare a produrre da subito. Ed intonato l’inno dei briganti, a difesa della dignità, dei diritti, del lavoro, della loro azienda e della loro terra.
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