Tricarico scavalca Coppola

Redazione

Nell’ascensore granata sale Andrea Tricarico e scende Carmine Coppola. Dopo un periodo trascorso in naftalina l’ex Paganese sembra in rampa di lancio, pronto a tornare nell’undici titolare dal quale manca ormai dal match di Ancona. Nel suo primo campionato di Serie B, Tricarico ha faticato a trovare spazio, ma non ha mai fatto polemica ed aspetta pazientemente una chance. 20 presenze impreziosite da un gol per il mediano calabrese, 15 dal primo minuto, quasi tutte nella parte iniziale del torneo, 5 volte Tricarico è invece subentrato a gara in corso. Mister Brini, però, per il suo secondo esordio sulla panchina granata sembra deciso a puntare forte sul grintoso centrocampista di Cetraro, che dovrebbe coprire le spalle a Ciaramitaro. Già lo scorso anno il tecnico marchigiano trovò in Tricarico un elemento affidabile e, anzi, di ritorno dall’esperienza di Lanciano in pratica divenne un pilastro della Salernitana nella seconda parte di stagione. E, in più di una circostanza, vedi assist decisivo a Di Napoli contro la Pistoiese, tolse le castagne dal fuoco ai granata. Con la sua voglia di lottare fino all’ultimo istante utile, Tricarico riesce a sopperire anche a qualche lacuna tecnica, parsa evidente in cadetteria, ed è proprio per questa sua disponibilità al sacrificio, oltre che per una condizione fisica ottimale, che il calabrese sarà preferito a Carmine Coppola. Ben lontano dal top della forma, il guerriero napoletano è guarito dopo il brutto infortunio rimediato contro il Cittadella all’Arechi, ma non riesce ad allenarsi con continuità. Ad inizio settimana Coppola, che venerdì scorso nella gara poi rinviata di Rimini sarebbe stato probabilmente titolare in un centrocampo da battaglia, ha infatti lamentato un affaticamento muscolare. Anche nel test con la mista delle giovanili il mediano partenopeo è parso in ritardo rispetto ai compagni e per questo motivo contro l’Albinoleffe partirà quasi certamente dalla panchina. In un momento del genere, però, ci sentiamo di prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate ieri dal suo procuratore, che sostiene di aver chiesto un incontro a Lombardi, sostenendo che se il suo assistito al momento non viene impiegato non è né per motivi fisici né tecnici, lasciando intendere che vi siano altre responsabilità e affermando addirittura che oggi Coppola è in uno stato di forma migliore rispetto a quando ottenne la convocazione nella nazionale di Lippi. Una forzatura ovviamente, d’altronde se Coppola fosse quello di un tempo non faticherebbe a trovare spazio in un centrocampo, quello granata, in cui si avverte dall’inizio dell’anno l’assenza di un leader carismatico, motivo per cui il partenopeo è stato ingaggiato a gennaio. In questa fase della stagione, in cui Brini ha dichiarato pubblicamente che serve l’aiuto di tutti, in cui si sprecano gli appelli all’unità di intenti, in cui i calciatori stanno cercando all’interno dello spogliatoio con la coesione del gruppo di venir fuori da questa situazione difficile, sembrano dichiarazioni, quelle del procuratore di Coppola, quantomeno fuori luogo.

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