Inizieranno questa settimana gli interrogatori delle 13 persone finite nell’inchiesta della procura di Salerno su una maxi truffa perpetrata simulando lavori finalizzati alla riqualificazione energetica ed antisismica al fine di ottenere crediti di imposta rientranti nel super bonus 110%. Lavori da eseguire nel comune di Laviano. La prima parte dell’inchiesta, condotta da Fiamme Gialle e Carabinieri, portò nel luglio del 2023 ad un sequestro preventivo per 40 milioni di euro, ma i successivi accertamenti finanziari avrebbero fatto salire ulteriormente l’ammontare della presunta truffa. Tra gli indagati figura anche il sindaco di Laviano, che sarà tra i primi ad essere ascoltato nei prossimi giorni dagli inquirenti. Secondo l’accusa, il Comune di Laviano, avrebbe affidato ad una società, la Polis Mathera, i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico di fabbricati fatiscenti senza alcuna gara. A sua volta, la società cooperativa avrebbe trovato un accordo con una società appaltatrice, che avrebbe dovuto effettuare, anche tramite sub-appalto, gli interventi di riqualificazione sugli immobili. Il progetto prevedeva la realizzazione del Villaggio Antistress, dove dai successivi è emerso che, a fronte delle 300 unità abitative da realizzare, solo 13 erano state oggetto di intervento edilizio. Per la Procura di Salerno “sarebbe stato realizzato un sistema fraudolento basato sulla creazione di falsi crediti d’imposta in capo alla società committente, poi ceduti, mediante l’esercizio dello sconto in fattura, alla società appaltatrice, a fronte di lavori mai eseguiti”.
Il Villaggio Antistress mai realizzato
Truffa Superbonus a Laviano, iniziano gli interrogatori
Tra le tredici persone indagate anche il sindaco Imbriaco
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