Il tutor ha raggiunto quota un milione di multe per eccesso di velocità. Il ‘traguardo’, come informa la Polizia stradale, è stato raggiunto ieri. Il sistema di controllo automatico della velocità è attivo da quattro anni ed oggi sono 250 le postazioni lungo i circa 2.500 km della rete del gruppo di Autostrade per l’Italia. Dove è attivo, il tutor diminuisce del 50% la mortalità da incidente. Il 60% circa degli incidenti con esito mortale in ambito autostradale ha, infatti, come causa o concausa l’alta velocità: per contrastare il fenomeno il sistema permette di rilevare, in ogni condizione atmosferica, la velocità media di tutti i veicoli che percorrono un determinato tratto autostradale, con lo scopo di sanzionare non l’eccesso di velocità occasionale, ma la continua volontà nel mantenere una velocità di marcia superiore ai limiti stabiliti. Realizzato nel rispetto delle norme sulla tutela della privacy e sicurezza informatica – spiega la Polstrada – il controllo automatico della velocità permette di impiegare le pattuglie della Polizia Stradale in ulteriori servizi per elevare sempre di più gli standard di sicurezza della rete viaria. Sui tratti in cui il tutor è stato attivo per più di un anno, si è registrata una riduzione del 50% del tasso di mortalità, del 22% del tasso d’incidentalità e del 25% del tasso di incidentalità con feriti. Come tutti i sistemi di rilevamento di velocità anche il tutor ha finalità essenzialmente preventive: in un’ottica di trasparenza, tutte le postazioni sono presegnalate e la mappa completa dei luoghi dove il tutor è attivo è consultabile sui siti web www.poliziadistato.it e www.autostrade.it.
Tutor: un milione di multe
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