Gianluca Grassadonia punta forte su Abderrazak Jadid. Il centrocampista marocchino indipendentemente dalla posizione che assumerà in campo, sarà il perno del gioco dei granata. In settimana il nuovo allenatore lo ha provato da vertice basso del rombo, da interno nel 4-4-2 e finanche da trequartista, in grado di smarcare al tiro le punte. L’ex del Brescia, nel settore giovanile ha iniziato da fantasista, entrando in prima squadra e facendo parlare di sé come possibile erede di Roberto Baggio. Negli anni, visto la scarso impiego dei numeri 10, Jadid è stato costretto a reinventarsi, diventando il classico uomo d’ordine e dai piedi buoni a centrocampo, quello che alla Salernitana insomma mancava da tempo. Dopo lo splendido esordio col Crotone, a Reggio Calabria, il dodicesimo calciatore africano della storia granata, ha fatto un leggero passo indietro in termini di continuità di rendimento, ma nel finale di gara ha siglato un autentico eurogol. Il suo esterno sinistro, imparabile per Cassano, si è infilato all’angolino, ma è servito solo a rendere meno pesante il passivo. La Salernitana, prima della gara del Granillo non era mai riuscita a segnare in trasferta, dove ha racimolato la miseria di un punto, col pareggio di Piacenza. A Padova, anche grazie all’apporto di Jadid, che sta lavorando per arrivare al top della condizione e che in assenza di Cozza e Merino sarà il giocatore dotato di maggior classe in campo per la Salernitana, i granata puntano ad invertire la rotta.
Tutto ruota attorno a Jadid
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