Indicare in etichetta la frase “spesso buono oltre” da aggiungere alla dicitura attuale “da consumare preferibilmente entro”: è la proposta della Commissione Europea contenuta in una bozza di regolamento delegato con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari. Lo evidenzia la Coldiretti nel sottolineare che eventuali aggiunte in etichetta possono aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, purché siano chiare e ben comprensibili, senza ingenerare confusione. E’ infatti importante mantenere in etichetta il Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” che indica – sottolinea la Coldiretti – la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue caratteristiche organolettiche e gustative, o nutrizionali. Tanto più ci si allontana dalla data del TMC, tanto più – precisa la Coldiretti – non sono più garantiti dal produttore i requisiti di qualità del prodotto. Differisce quindi dalla data di scadenza vera e propria che – continua la Coldiretti – è la data oltre la quale un alimento non può più essere posto in commercio. La giusta esigenza di combattere gli sprechi non deve andare a scapito della qualità soprattutto per un Paese come l’Italia che – sostiene la Coldiretti – ha fatto del Made in Italy a tavola il sinonimo di eccellenza. Nelle case italiane, tuttavia si gettano mediamente ogni anno – riferisce la Coldiretti – oltre 27 chili di cibo all’anno per abitante con perdite economiche nei bilanci delle famiglie per quasi 6,5 miliardi di euro. Lo scorporo del provvedimento sugli sprechi potrebbe significare peraltro che la Commissione non intende modificare il pacchetto delle informazioni ai consumatori, come l’ipotesi nutriscore o la possibilità di avvertimenti salutistici sugli alimenti come il vino. Un risultato importante per l’Italia che – conclude la Coldiretti – ha guidato il fronte dei Paesi contrari ad ipotesi che rischiano di bocciare prodotti base della dieta mediterranea senza tenere conto delle quantità realmente consumate.
Ue: Coldiretti, etichetta “spesso buono oltre” sui cibi
158
articolo precedente