Corruzione in atti giudiziari, indebita induzione in atti giudiziari, falsità ideologica. Questa la sostanza dei reati ipotizzati a carico dell’ufficiale giudiziario del Tribunale di Vallo della Lucania accusato di aver intascato soldi per evitare pignoramenti. Oggi, nel carcere di Fuorni dove è detenuto, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Marotta. Il suo legale, l’avvocato Mario Valiante, ha già depositato un’istanza al Riesame per la revoca o l’attenuazione della misura cautelare e per una revisione dell’impianto accusatorio. L’ufficiale giudiziario di Vallo, sospeso dal 5 febbraio, è stato pizzicato mentre intascava da un battipagliese 50 euro durante una procedura di pignoramento di un’autovettura. A mettergli le manette sono stati i carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, diretti dal capitano Mennato Malgieri, sulla scorta di indagini fatte con i colleghi della sezione di polizia giudiziaria del tribunale vallese. L’ufficiale è stato arrestato nell’ufficio del tribunale dove già lo scorso dicembre i carabinieri avevo eseguito una perquisizione e prelevato dei documenti. A quanto pare, molte persone hanno accusato l’ufficiale giudiziario di intascare somme senza titolo, circostanze che la difesa potrà valutare solo con un completo accesso agli atti dell’inchiesta. Ragione per cui oggi l’uomo ha deciso di rimanere in silenzio davanti agli inquirenti fino a quando il quadro delle accuse non sarà più chiaro. https://www.youtube.com/watch?v=sejLOLJDgLM
Ufficiale giudiziario arrestato a Vallo della Lucania non risponde al gip
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