Società, banche, Camera di Commercio, Confindustria ed istituzioni si diano da fare per acquisire l’area ex Etheco e favorire un investimento industriale che dia risposte a precari e disoccupati. E’ la posizione assunta dalla Uil in relazione alla vendita senza incanto dell’immobile appartenuto alla fabbrica di termostati, la cui chiusura ha impoverito il tessuto imprenditoriale salernitano e lasciato in strada decine di operai. Il sindacato chiede al giudice delegato della sezione fallimentare, Giorgio Iachia, di differire la vendita prevista per il 18 maggio, al fine di mettere in campo una proposta concreta per l’acquisizione delle aree nella zona industriale di Salerno anche attraverso agevolazioni dell’investimento insediativo. La Uil auspica che dopo l’inerzia dimostrata dal consorzio Asi di Salerno, che non ha esercitato i diritti di acquisizione che pure vantava, siano ora scongiurate ipotesi speculative e sia promosso un incubatore di imprese con agevolazioni proprie della zona franca, pacchetto localizzativo, salario d’ingresso ed esenzione temporanea da imposte e tasse per l’investitore. L’opificio ex Etheco ha un’estensione pari ad oltre sette ettari, ideali per un progetto industriale di ampio respiro.
Uil: «sia differita vendita ex Etheco»
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