Un funerale in terra, un altro in mare…

Redazione

Un funerale in terra e un altro in mare. 26 giovani donne, più due bimbi mai nati, troveranno degna sepoltura qui, in quella terra solo sognata durante il viaggio della speranza. Tanti altri migranti, almeno un centinaio, risultano dispersi. Caduti in mare e quasi certamente morti per annegamento, secondo quanto ricostruito alla Procura di Salerno sulla base del bilancio dei quattro interventi di salvataggio effettuati a largo delle coste libiche il 3 novembre scorso, nel corso dei quali sono stati soccorsi e messi in salvo 410 migranti e recuperate le salme delle giovani approdate a Salerno a bordo della nave Cantabria due giorni dopo. Una tragedia infinita. In tutto questo, l’Europa è lontana e lo Stato esprime la propria vicinanza tramite messaggi di cordoglio e solidarietà e qualche rappresentante istituzionale da reperire alla spicciolata e inviare domani a Salerno. Almeno, questa è la sensazione, visto che non ci risulta che ci sia fermento in Prefettura, per approntare quella macchina organizzativa che generalmente scatta in caso di visite istituzionali da parte delle più alte cariche governative. Domattina, alle 10, al Cimitero Monumentale di Salerno ci saranno 26 bare una accanto all’altra. Il rito funebre, alla quale è stata invitata tutta la cittadinanza a partecipare, si svolgerà nella piazza degli Uomini Illustri. La preghiera cristiana, tratta da un passo del Vangelo di Matteo (“Le Beatitudini”) sarà affidata all’Arcivescovo Monsignor Moretti, quella musulmana, tratta dal Corano, all’imam Abderrhmane Es Sbaa. Sarà, per tutti, un giorno di dolore e di riflessione che culminerà con lo spegnimento delle Luci d’Artista dalle 18.30 alle 19 in Piazza Flavio Gioia, nella Villa Comunale e sul Corso cittadino. https://www.youtube.com/watch?v=WUlHoTzrA0k

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