Arancioni per un giorno.
Quindi negozi aperti e la possibilità di muoversi liberamente, senza l'obbligo di portarsi dietro l'autocertificazione, almeno all'interno del proprio Comune, fino a quando riscatta il coprifuoco.
Dunque negozi aperti (ma non tutti, qualcuno ha scelto di non alzare proprio la serranda), mentre per bar e ristoranti, non cambia nulla: solo asporto e consegna a domicilio. È il solo giorno di libertà, sia pure limitata, prima della nuova zona rossa che scatterà domani e dopodomani.
Le restrizioni e le regole per contenere i contagi da coronavirus nel periodo delle feste di Natale e Capodanno – lo ricordiamo – sono entrate in vigore dal 24 dicembre al 6 gennaio (in Campania dal 20), e sono il risultato di una sovrapposizione di DPCM e decreti legge la cui efficacia (salvo novità) finirà tra giovedì 7 e venerdì 15 gennaio.
Nelle giornate arancioni, come detto, restano in vigore le regole generali, mentre dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all'interno del proprio comune.
Per spostamenti verso altri comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all'interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientri tra quelli consentiti – motivi di lavoro, salute o necessità – e fornire l'autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
È inoltre consentito – per singolo nucleo famigliare – raggiungere le seconde case, purché si trovino nella stessa regione di residenza. Eppure non c'è molta gente in strada, non c'è passeggio: le regole e le condizioni atmosferiche hanno "bagnato" le velleità di molti perché, come ci ha insegnato un capolavoro cinematografico "potrebbe andare peggio, potrebbe piovere".