Un giro panoramico per la provincia di Salerno, una veloce vetrina, di corsa nella bellezza tra mare e macchia mediterranea, su lingue d’asfalto in più punti fresche di maquillage, insomma sicuramente uno spettacolo televisivo a metà tra competizione sportiva e format documentaristico pienamente riuscito. Con qualche scena magari da tagliare, per non urtare la suscettibilità dei telespettatori. Si fa per dire, il bello della diretta è comprensivo del brutto, per cui era impossibile tagliare le scene girate lungo i sette chilometri di costa di Pontecagnano Faiano; in quel punto del tratto, anche i corridori si saranno deconcentrati per un attimo, pensando di stare a Baghdad dopo i bombardamenti, tra ammassi di legname e letame, tra scheletri di stabilimenti balneari e stabili diroccati. Per fortuna loro, i ciclisti, sono veloci e quei sette chilometri sono scomparsi presto dagli schermi degli italiani. Altrimenti, il tutto si sarebbe trasformato in una produzione genere horror.
Un “Giro” tra bellezze paesaggistiche, con qualche ombra
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