Un girone fa, un’altra Salernitana

Tra incognite e certezze, la Salernitana si prepara ad affrontare il girone discendente della Serie B. Il Sassuolo testerà il valore attuale della rivoluzionata squadra granata che, almeno per ora, è ancora un disegno di squadra, un progetto che ha bisogno di tempo per acquisire una fisionomia. La prima incognita è proprio questa: manca l’amalgama, quella cosa che Sibilia voleva acquistare al mercato. Cinque innesti nell’undici titolare non sono pochi se rapportiamo la Salernitana che all’Arechi affrontò gli emiliani alla prima di andata rispetto a quella che scenderà in campo sabato al Braglia. La seconda incognita è legata al gioco. Sabato è arrivato il risultato ma sul piano del gioco, rispetto ad altre prestazioni della compagine di Mutti si sono registrati dei passi indietro. L’altra incognita è rappresentata dal modulo: difficilmente con il Sassuolo rivedremo la stessa Salernitana spregiudicata scesa in campo contro il Mantova. Ecco perché serve un altro atteggiamento tattico e serve come il pane un attaccante in grado di catturare palloni di testa ed agevolare gli inserimenti di Di Napoli o Ganci. Turienzo ormai è con la testa altrove e le valige pronte, Ganci non è una prima punta e Fava è ancora convalescente. Ecco perché bisogna stringere i tempi e chiudere le operazioni di mercato che riguardano l’attaccante. E le certezze? Il centrocampo è una di queste. Se prima questa squadra non aveva un cervello, adesso ce l’ha, perché c’è Ciaramitaro in mezzo al campo. Le sue giocate, i suoi spunti possono essere più che mai interessanti in trasferta dove c’è bisogno di muscoli, cuore e soprattutto testa. L’altra certezza è rappresentata dalla squadra. Da quella spaesata e allegrotta di Castori a quella tenace e tosta di Mutti, il cambio di allenatore coincide col cambio di passo e mentalità. L’importante – come ha detto Mutti – era tornare a sentirsi giocatori di serie B e non brocchi. Avvertita questa sensazione, da oggi in poi sarà più facile lavorare per migliorarsi ancora. Basta crederci.