Altre risposte sono attese da Roma, anche su altre questioni. A cominciare dalla vicenda che riguarda le zone rosse, alcune delle quali ristorate e altre divenute zone “in bianco”. L’Area di Ariano Irpino e del Vallo di Diano, ha ribadito De Luca – hanno pagato un prezzo altissimo, per cui meritano lo stesso rispetto e lo stesso trattamento assicurato nei confronti delle aree del settentrione. Le misure di ristoro economico devono riguardare non solo Bergamo, Brescia, Lodi ma anche i nostri comuni, quelli che siamo stati costretti ad isolare. Oltretutto – aggiunge il Presidente della Giunta Regionale – dobbiamo avere dal Governo, dal Ministero dell’Economia – 240 milioni di euro che restano illegittimamente congelati a Roma, stiamo ancora aspettando che qualcuno si decida a sbloccare quei fondi ed è quantomeno irresponsabile tenersi in cassa 240 milioni che di questi tempi ci servirebbero come il pane. Infine, sul Decreto Rilancio che contiene una misura da 3 miliardi e mezzo da destinare alla Sanità, la Campania si auspica che l’occasione venga utilizzata per riequilibrare il riparto delle risorse sanitarie fra regioni. Ormai è noto che la Campania è quella che riceve meno di tutte, a livello nazionale, nel riparto del Fondo sanitario Nazionale. Anche contro la pandemia, quaggiù abbiamo combattuto praticamente a mani nude e nonostante tutto sono stati aperti e potenziati ospedali, sono stati assunti medici e infermieri, sono state create dal nulla strutture dedicate per combattere il covid. Se non è un miracolo questo…
Una guerra a mani nude
69
articolo precedente