Chiusa l’inchiesta della Procura su esami mai sostenuti dagli studenti, ma risultati superati, grazie alla complicità di due dipendenti infedeli

UNISA, lauree ed esami truccati: chiuse le indagini

In 42 rischiano ora il processo: le anomalie furono scoperte e segnalate dallo stesso Ateneo
Francesca De Simone

Sono ben trentaquattro le carriere universitarie al centro delle indagini, appena terminate, su alcuni esami truccati all'Università di Salerno: quarantadue persone, tra studenti e genitori, rischiano di finire a processo. Si è così chiusa l'inchiesta della Procura di Salerno, a seguito delle indagini della GdF che ha fatto luce su lauree ed esami assegnati senza essere stati materialmente sostenuti. A rischiare il processo sono studenti e alcuni genitori della Valle dell'Irno e dell'Agro, accusati di accesso abusivo al sistema informatico e induzione indebita a dare o promettere utilità. I capi d'accusa sono in concorso con due dipendenti dell'Ateneo, già sotto giudizio con il rito immediato.

La loro posizione è infatti stata stralciata. Sono oltre 70 i capi d'accusa ricostruiti dalla Guardia di Finanza di Salerno. Tutto nasce da alcune anomalie riscontrate dalla stessa Università, in particolare delle irregolarità nelle immatricolazioni di due studenti di Medicina che, pur senza essersi classificati in posizione utile nella graduatoria unica nazionale di merito dei test d'ingresso, risultavano iscritti. L'iscrizione sarebbe stata effettuata da uno dei dipendenti infedeli, attraverso un accesso abusivo al sistema informatico di segreteria. Quella scoperta e le successive indagini hanno portato poi a fare luce su un sistema ben organizzato e strutturato, che conduceva alla ripetizione dello schema, in cambio di regalie ai due lavoratori coinvolti. Sotto la lente ci sono carriere in Giurisprudenza (in un caso interamente artefatta), nel dipartimento di Pedagogia come a Lingue. Per la Procura sia studenti che genitori erano consapevoli degli illeciti. Il prossimo passo sarà la richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli indagati.

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