Il mondo guarda con ammirazione e, perché negarlo, anche con un pizzico di invidia al Regno Unito. Vaccinazioni a tappeto, contagi abbattuti, ieri l'altro zero decessi. Insomma, lezioni di inglese. Certo, l'avessero soltanto immaginato, i britannici, che uscendo dall'Unione Europea sarebbero usciti prima di tutti anche dalla pandemia, avrebbero di certo accelerato l'iter del processo. Ma tant'è, complimenti a loro, forza e coraggio ai Paesi della Comunità, tra cui l'Italia, purtroppo ancora in piena lotta contro il virus un anno dopo. Il Premier Draghi ieri, nell'incontro Stato-Regioni, ha indicato quella luce in fondo al tunnel da raggiungere tutti assieme, nel più stretto e proficuo rapporto di collaborazione, facendo leva sulle robuste scorte di vaccini in arrivo che dovrebbero, secondo le previsioni, portare all'immunità tutti i paesi europei entro il mese di luglio. Intanto, scatta il via libera alle vaccinazioni anti SarsCov2 da parte dei farmacisti abilitati con opportuno corso, ad eccezione delle vaccinazioni nei confronti dei soggetti ad “estrema vulnerabilità" Raggiunto l'accordo quadro tra governo, regioni, Federfarma e Assofarm.
Le attività di prenotazione e esecuzione dei vaccini verranno eseguite dalle farmacie seguendo, naturalmente, basilari criteri di priorità. L'obiettivo comune, emerso dal vertice, è badare al presente ma anche al futuro, cominciando a ragionare su progressive riaperture delle attività in base alla certezza sull'arrivo dei vaccini, lo stesso Draghi ha sottolineato la necessità di iniziare a guardare al futuro con ottimismo, in considerazione del fatto che la campagna vaccinale stia andando migliorando continuamente e rapidamente, tanto da poter puntare a quell'obiettivo più volte dichiarato, un ritmo di 500mila inoculazioni al giorno da raggiungere quanto prima. Intanto, il nuovo decreto che riporterà in classe in zona rossa gli studenti fino alla prima media, dovrebbe confermare nelle aree arancioni la presenza fino alla terza media e la didattica a distanza al 50% per le superiori e la conferma a ciò dovrebbe giungere dal Consiglio dei Ministri in calendario per domani. Si va verso la conferma anche delle altre misure disposte con il precedente decreto, come la chiusura di parrucchieri, barbieri e centro estetici in zona rossa.