Dopo la scoperta dello scafista fra i 21 migranti sbarcati nel pomeriggio di lunedì al porto di Salerno dopo essere stati salvati poche ore prima mentre erano alla deriva su un’imbarcazione al largo delle coste della Sardegna, arrivano anche i respingimenti.
Come da parassi, i primi a salire sul mercantile Eco Adriatica, al momento dell’attracco al molo 22 del porto commerciale di Salerno, sono stati i poliziotti della Squadra mobile. A loro il comandante del mercantile prima e i salvati poi, hanno fornito le indicazioni su Nadir Chabour, algerino come i passeggeri che trasportava, trentenne che aveva con se anche un coltello.
Dai cellulari dei naufraghi, poi, i poliziotti hanno trovato conferma delle parole e delle accuse: è stato ripreso mentre guidava il barchino ma anche mentre minacciava i suoi passeggeri, 14 uomini, due donne (di cui una incinta) e tre bambini.
A lui, poi, avrebbero pagato la tariffa (dai 1.500 ai 5mila euro) per quella traversata dall’Algeria alla Sardegna.
Le indagini peraltro sono ancora in corso: nelle prossime ore sarà effettuato l’interrogatorio di garanzia di Chabour che potrà chiarire al meglio la sua posizione. Il giovane era stato già arrestato in Italia e aveva più volte violato le norme in materia di immigrazione.
A proposito di immigrazione, tutti gli uomini sbarcati lunedì dovranno lasciare il territorio italiano: il questore Conticchio, dopo la verifica della documentazione, ha emesso i provvedimenti di respingimento in base a quanto previsto dalle norme in materia. Gran parte delle persone, infatti, sono state considerate “migranti economici” e, dunque, non hanno diritto al riconoscimento di rifugiato politico o di un altro status che gli consenta di restare sul territorio italiano.
Il provvedimento è stato notificato presso i Cas dove erano stati condotti su disposizione della Prefettura. Sono stati autorizzati a restare nel nostro Paese, dunque, soltanto le due donne e i tre minori accompagnati.