I particolari del blitz della Finanza che ha sgominato l'associazione di 28 persone con base a Sarno

Usura e truffa allo Stato: banda tradita dal “lusso”

Massimo Graziano, ritenuto figura di spicco del gruppo, girava in Ferrari: il suo tenore di vita lo ha incastrato
Francesca De Simone

E’ stato alla fine il tenore di vita, ben al di sopra delle sue capacità reddituali a tradirlo: dalle indagini su Massimo Graziano, coordinate dalla Procura di Salerno, i finanzieri sono riusciti a risalire al gruppo di 28 persone, dedito all’usura e alle estorsioni, con base a Sarno e sgomitato ieri. L’associazione prima otteneva – grazie ad attestazioni di commercialisti e direttori di banca compiacenti – finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese garantiti dallo Stato; poi utilizzavano i capitali ottenuti per fare prestiti a tassi d’usura, pretendendone la restituzione anche con metodi estorsivi. Il gip nelle misure cautelari emesse non ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso, come ha sottolineato in conferenza stampa, il procuratore vicario, Luigi Cannavale. Le indagini hanno appurato l’esistenza di un’associazione per delinquere che era capace anche di favorire l’immigrazione clandestina attestando in più di 500 casi falsi contratti dietro compenso di 5.000 euro per ogni nulla osta rilasciato, ma era arrivata a immaginare un traffico di rifiuti con il nord Africa mai realmente messo in pratica.

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