Nuove misure cautelari per due persone già condannate in via definitiva per associazione mafiosa

Usura ed estorsione: ancora guai per due detenuti

L'ordinanza è stata eseguita stamani dalla Polizia di Stato
Francesca De Simone

Ancora guai per due detenuti del carcere di Salerno, già condannati in via definitiva per associazione mafiosa, e raggiunti stamani dall’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, eseguita dalla Polizia di stato, attraverso gli agenti della Squadra Mobile. Uno di loro, in particolare, in passato, era affiliato al clan “Pecoraro – Renna”, attivo nei comuni di Bellizzi, Montecorvino Rovella, Battipaglia e zone limitrofe. La misura cautelare di oggi è stata applicata dal Tribunale del Riesame di Salerno, in accoglimento dell’Appello presentato dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, in considerazione di alcuni episodi di usura ed estorsione. A far scattare le indagini, avviate dalla Squadra Mobile, è stata la denuncia di una delle vittime. Si è scoperto, così, che gli indagati, avendo effettuato prestiti di denaro a due soggetti in difficoltà economiche, applicando tassi di interesse mensili tra il 20% e il 60%, avevano preteso la restituzione delle somme con condotte minatorie, supportate sia dalla loro appartenenza mafiosa, sia dalla particolare levatura criminale di uno di essi, in passato, appunto, elemento di spicco del clan camorristico attivo nella Piana del Sele. Alla luce delle valutazioni del Tribunale del Riesame uno dei due è ritenuto l’autore di un ulteriore prestito usurario dell’importo di cinquemila euro concesso ad un privato cittadino, da restituire entro 30 giorni, con interessi pari al 20%. L’altro è considerato concorrente con il primo, in due distinti episodi usurari commessi in danno di altrettanti soggetti in difficoltà economiche, applicando tassi di interesse mensili tra il 20% e il 60%.

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