Dosi gratuite per le categorie a rischio

Vaccini antinfluenzali, parte oggi la campagna dell’Asl ma ci sono già i primi problemi

Medici di famiglia in difficoltà, scorte già esaurite
Alessandro Ferro

Parte oggi la campagna di vaccinazione antinfluenzale dell'Asl di Salerno. Considerata la pandemia da coronavirus ancora in corso, l'indicazione, rivolta a tutti, è di sottoporsi al vaccino. Per le categorie individuate, la somministrazione è assicurata ed è gratuita. Per tutti gli altri è a pagamento ma, almeno per il momento, c'è una grande difficoltà nel reperire le dosi. Quest'anno la stagione influenzale vedrà una co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2. L'obiettivo della campagna è duplice: ridurre le complicanze dell'influenza e semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti COVID-19.

Il vaccino antinfluenzale viene offerto gratuitamentead alcune categorie di persone. Agli over 60, ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, ai soggetti a rischio tra i 7 e i 59 anni, ai familiari di soggetti a rischio, al personale di servizi pubblici. Inoltre agli adulti con malattie croniche ricoverati presso strutture per lungodegenti, al personale sanitario, alle donne in gravidanza e nel periodo post-partum, ai lavoratori a contatto con animali, a bambini o adolescenti in trattamento cronico con acido acetilsalicilico, ai donatori di sangue. È possibile vaccinarsi dal medico di medicina generale, dal Pediatra di libera scelta e nei centri vaccinali distrettuali. Per informazioni sui centri vaccinali consultare il sito www.aslsalerno.it

L'Asl non ha potuto coprire tutte le richieste dei medici di famiglia

Nel primo giorno di distribuzione dei vaccini si registrano già le prime criticità. Pare che le scorte di vaccini antinfluenzali dell'Asl di Salerno siano già terminate. In tarda mattinata alcuni medici di famiglia hanno contattato la redazione di LiraTv per segnalare che l'Asl di Salerno non era in grado di fornire loro le dosi prenotate perché erano già state consegnate ad altri medici che erano arrivati prima.

Ci sembra ovvio che sarebbe stato meglio effettuare una distribuzione diversa per consentire a tutti i medici di disporre almeno di una dotazione parziale dei vaccini antinfluenzali, così da coprire i casi più a rischio. Invece di distribuire tutti i vaccini ai primi medici arrivati stamane all'Asl, bastava dividere le dosi e consegnarne una quota, ovviamente minore rispetto alla richiesta, a tutti i medici per garantire una più equa copertura della cittadinanza. Ed invece adesso ci sono alcuni medici di famiglia che hanno diverse dosi di vaccini ed altri che non ne hanno nemmeno una.

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