La Regione Campania si allinea a quelle Regioni che contestano la decisione del Governo di prorogare le sanzioni per chi non rispetta l’obbligatorietà dei vaccini. In ballo c’è la vita di bimbi malati cronici o immunodepressi che potrebbero contrarre malattie per loro letali da amichetti non vaccinati. Lo slittamento delle sanzioni per chi non vaccina i figli, ovvero il divieto di accesso a scuola, rischia di sfuggire di mano al Governo giallo-verde. Quanto sia confuso il clima nell’esecutivo lo dimostra la precisazione del ministro della Salute Giulia Grillo, che prima scarica sul Parlamento la decisione di inserire nel Milleproroghe il rinvio di un anno dell’obbligatorietà dell’autocertificazione per iscrivere i bimbi non vaccinati a scuole e poi s’affretta a ribadire che sull’obbligo delle vaccinazione non c’è nessun passo indietro. Così diventa ancora più incomprensibile la decisione di rinviare di un anno l’obbligo di autocertificare i vaccini ed ancora più credibile la motivazione che la senatrice Cinquestelle Fattori ha dato al suo No alla proroga: «sarebbe come dire agli automobilisti c’è l’obbligo di usare la cintura in macchina ma per un anno non vi facciamo le multe». Un paradosso, insomma, sul quale per fortuna i presidenti di Regione stanno alzando la voce. In Campania è il governatore Vincenzo De Luca ad esprimere «la netta contrarietà al rinvio dell’obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili, e soprattutto di fare arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini», spiega De Luca. «La Regione Campania verificherà la possibilità di norme legislative autonome in relazione alla necessità di mantenere gli obiettivi. Intanto partirà un ulteriore verifica attenta dell’Anagrafe delle vaccinazioni». Le campagna degli ultimi due anni hanno permesso di raggiungere la soglia di protezione del gregge- come si dice in questi casi- superando il 95% standard previsto a livello nazionale. In questo modo, i bimbi immunodepressi o malati cronici non rischiano di contagiarsi da bimbi che i genitori non hanno vaccinato per scelta, mettendo in pericolo la vita di chi non supererebbe nemmeno il morbillo. E’ anche per questo che De Luca va oltre: «Le famiglie inadempienti saranno escluse da misure sociali di sostegno che rientrano nelle competenze della Regione, a cominciare dal contributo per gli asili nido. Per il resto- conclude il presidente- non arretreremo di un millimetro per mantenere alti i livelli di vaccinazioni in Campania».
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