"E' veramente scandaloso che molti medici di famiglia si oppongano a seguire il percorso di vaccinazione per le categorie "fragili".
Risulta insopportabile la motivazione con la quale si tenta di giustificare il rifiuto: "Non siamo impiegati".
A sostenerlo è il Segretario Generale del Sindacato Pensionati SPI CGIL CAMPANIA e NAPOLI, Franco Tavella.
"Occorre precisare – sottolinea Tavella – che il Piano Regionale della campagna di vaccinazione anti Covid19 prevede esplicitamente che "i medici di medicina generale individuino, tra i loro assistiti, coloro che appartengono alla categoria di elevata fragilità, registrandoli sulla piattaforma".
Vi è, quindi, nell'irresponsabile rifiuto di molti medici, una chiara elusione del Piano Regionale e del piano strategico nazionale".
"Si aggiunga – continua Tavella – che il Piano Regionale è stato ripreso in Campania da un accordo integrativo con le rappresentanze dei medici di medicina generale. Si prevede, infatti, nello stesso accordo, che i medici di assistenza primaria dovranno registrare "l'adesione alla vaccinazione anti Covid in Piattaforma Regionale" il tutto all'articolo 1 lettera C del citato accordo.
Appare quindi incomprensibile l'atteggiamento ostativo assunto da numerosi medici, ai quali vorremmo ricordare che la somministrazione del vaccino, in particolare in alcune categorie, assume le caratteristiche di un vero e proprio "salvavita", conclude Tavella.
Il Piano Regionale è stato ripreso in Campania da un accordo integrativo
Vaccini categorie fragili; tavella (Spi Cgil): «scandaloso atteggiamento medici di famiglia»
Risulta insopportabile la motivazione
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