In Inghilterra si vola, in Italia si prova a recuperare il tempo perduto

Vaccini, è il momento di accelerare

La Regione Campania, intanto, rintuzza gli infondati attacchi di alcuni organi di informazione
Ivano Montano

Quasi 850mila dosi inoculate in 24 ore, al vertiginoso ritmo di 27 vaccini al secondo è il record, probabilmente inattaccabile, dell'Inghilterra che ha deciso dal primo istante di mettere in campo l'artiglieria pesante contro il contagio. In Italia, meglio tardi che mai, si tenta di recuperare il tempo perduto col Premier a dettare le linee guida che prevedono l'apertura dei punti vaccinali territoriali per 12 ore, con quelli mobili fino a 8 ore per centrare l'obiettivo di almeno un vaccino ogni dieci minuti. Non sono passate certo inosservate alcune frecciate di Draghi sull'operato delle regioni, come quella frase: "Alcuni territori trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale". Per quanto riguarda la Regione Campania, dopo aver completato il personale medico-sanitario e le rsa, si sta procedendo alla vaccinazione anticovid degli over 70 e 80, delle persone fragili, delle persone con disabilità, dei caregiver, delle forze dell'ordine, del personale scolastico-universitario e dei volontari di protezione civile, secondo quanto previsto dalle linee-guida del piano vaccinale nazionale e compatibilmente con la disponibilità delle dosi per la somministrazione dei vaccini.

Nella nota diffusa da Palazzo S.Lucia si legge: "È totalmente falso quanto affermato nel corso di alcune trasmissioni televisive nazionali, secondo cui la Regione Campania starebbe dando priorità alla vaccinazione di altre categorie". Intanto, da oggi, fino al 30 marzo, è attiva la procedura on line per l'acquisizione delle disponibilità dei medici specializzandi della Campania, sin dal primo anno di corso, per il Piano di somministrazione dei vaccini anti covid, mentre sono già 800 i medici di base pronti a vaccinare nel salernitano. Entro una decina di giorni, i medici di famiglia potranno cominciare ad inoculare il vaccino per immunizzare migliaia di persone. Per poter fornire il miglior servizio alla collettività, i medici di base hanno ribadito le richieste già avanzate nei giorni scorsi: la necessità di disporre di una buona organizzazione del lavoro, meno burocrazia nelle procedure, regole certe sulla gestione delle dosi.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.