«Proprio vero che nel nostro Paese ci ricordiamo, non senza recriminazioni, che causa di tanti sinistri stradali e tante morti sono, talvolta, le irregolari e pericolose condizioni delle arterie autostradali».
A metà mattina di una domenica di fine luglio appare su Fb il messaggio di Gianfranco Valiante, già sindaco di Baronissi, che a dieci giorni dalla tragedia che ha colpito la sua famiglia (la morte in un sinistro stradale del fratello Mario e della cognata Wilma, mentre erano in fila allo svincolo di Eboli, ndr), lancia un appello fatto di cuore e richiesta di aiuto affinché non ci sia altro sangue sulle strade.
Ricorda, l’ex primo cittadino della Valle dell’irno, che da un anno si aspetta la messa in sicurezza del raccordo autostradale Salerno-Avellino: «Qualcuno ha richiamato tale condizione anche allo svincolo di Eboli dell’autostrada del Mediterraneo dove dieci giorni fa hanno perso la vita mio fratello Mario e sua moglie – scrive Valiante – sento la necessità di rimarcare ancora (ora lo faccio da cittadino ma nei miei mandati da amministratore sono stati un impegno e una battaglia permanente) la straordinaria pericolosità degli svincoli del raccordo autostradale Salerno-Avellino che soltanto per miracolo non hanno fatto registrare tragedie, potenzialmente sempre dietro l’angolo».
Valiante chiede di velocizzare i tempi: «Il progetto di messa in sicurezza del raccordo – tratto Salerno Mercato San Severino – è pronto. L’Anas lo faccia nei tempi più rapidi possibili. La vita umana è troppo preziosa, non ricordiamocene, quando è troppo tardi. Noi abbiamo rispettato la calendarizzazione, occorre solo un po’ di buona volontà».