C’è chi la chiama emergenza, chi semplicemente realtà quotidiana: case svaligiate, auto che scompaiono nel nulla, zone periferiche trasformate in terra di conquista per bande organizzate. La risposta, stavolta, arriva dall’alto, o meglio da Napoli, dove il Comando Generale dell’Arma ha deciso di spedire nel Vallo di Diano la Squadra di Intervento Operativo (S.I.O.) del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”. Il loro compito? Pattugliare, controllare, fermare. Una task force per blindare il territorio Dimenticate le volanti di routine e le ronde sporadiche: la S.I.O. è un’unità speciale addestrata proprio per contrastare la criminalità predatoria. Non sono semplici pattuglie, ma squadre d’assalto contro i furti, occhi vigili su strade e piazze, freno a mano tirato per chi pensa di fare razzia e sparire nel nulla. Il loro obiettivo è chiaro: riportare sicurezza e dare un messaggio forte a chi si sente impunito. I numeri parlano già da soli: nei primi giorni di attività, i Carabinieri hanno controllato 101 persone, 72 veicoli e 5 esercizi pubblici, infliggendo multe e sanzioni a chi non rispettava le regole. Ma il vero obiettivo non è solo punire, bensì prevenire. Scoraggiare i malintenzionati, far capire che Sala Consilina e dintorni non sono più una zona franca. Cittadini in prima linea: segnalare è un dovere Ma perché l’operazione funzioni, serve un altro ingrediente fondamentale: la collaborazione dei cittadini. Il 112 non è solo un numero di emergenza, ma un’arma in più per stanare chi si aggira con troppa disinvoltura nei quartieri residenziali. Ogni segnalazione può essere l’anello di una catena che porta a un intervento tempestivo. Le istituzioni lo sanno: senza fiducia, nessun piano sicurezza regge. Per questo l’appello è chiaro: vedete qualcosa di strano? Chiamate. Subite un tentativo di furto? Avvisate subito. Ogni minuto perso è un vantaggio per chi fugge.
Pattugliamenti intensificati per contrastare la criminalità
Vallo di Diano, sicurezza potenziata: Carabinieri in azione
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