Ad ottobre 2022 a Rovigo, lo scorso 30 settembre 2023 a Bari, venerdì 13 ottobre a Vallo della Lucania. Quella di sparare ai professori con pistole giocattolo sembra essere diventata una sorta di moda del momento, una challenge. Che non solo non diverte nessuno. Ma provoca conseguenze.
Il “9” in condotta inflitto ai ragazzi coinvolti nella vicenda di Rovigo non è bastato, evidentemente, se non più tardi di due giorni fa un ragazzo s’è presentato in classe, all’IIS Cenni Marconi di Vallo con un’arma caricata con pallini di gomma gialli e l’ha usata, sparando verso un’insegnante di sostegno impegnata ad assistere un ragazzino diversamente abile, colpendola per fortuna solo di striscio.
Un episodio, quello rivelato dal Mattino, grave. Gravissimo. Non solo per la paura provocata alla docente, originaria di Castellammare ed in servizio al Cenni Marconi da due anni, che non ha riportato lesioni. Ma per il gesto in sé.
Lo studente che frequenta il secondo anno del geometra, dopo aver esploso i colpi avrebbe tra l’altro nascosto la pistola giocattolo nello zaino di un compagno, che non c’entrava nulla con l’accaduto. In seguito, il reale responsabile del gesto è stato individuato e il dirigente scolastico Nicola Iavarone ha convocato i genitori, per spiegar loro la gravità dell’episodio, e nel contempo ha avvisato le forze dell’ordine.
Nei prossimi giorni si riunirà il consiglio d’istituto e sono attesi provvedimenti esemplari. La pistola, nel frattempo, è stata posta sotto sequestro e il ragazzo, che voleva stupire i compagni, motivo per cui non aveva condiviso le sue intenzioni con nessuno, dovrà spiegare come se l’è procurata e perché abbia esploso i colpi in classe.
Vallo, studente spara a docente con pistola giocattolo
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