Ventesimo (e forse ultimo) sbarco a Salerno

Redazione

Scalzi, vestiti alla buona, con magliette e pantaloncini che i volontari hanno dato loro per coprirsi dopo la terribile traversata nel canale di Sicilia. Senza niente addosso, ma anche con gli occhi colmi di tristezza e sfiniti nel fisico e nel morale, i migranti adulti sembrano quasi aver perso la speranza, pur avendo toccato terra. Il ventesimo sbarco a Salerno è tra i più brutti, perché arriva dopo un salvataggio drammatico nelle acque del Mediterraneo e dopo un viaggio sulla nave spagnola Rio Segura in balia del vento e del mare grosso. In 1216, a gruppi di sei-sette per volta, scendono dalla scaletta, camminano sul Molo, vengono identificati e visitati, rifocillati con quel che capita, coperti, mentre si attende di sapere la loro destinazione. A piedi nudi su una banchina resa bollente dal caldo afoso, i migranti sorseggiano un succo di frutta e mangiano un po’ di verdura offerta loro da chi si occupa della prima accoglienza. Pochissimi parlano, fra loro o con i volontari. L’unico che sembra non accorgersi di quanta tristezza ci sia in giro è un bimbo al quale un giocattolo regala solo sorrisi e spensieratezza. Un contrasto stridente, quello tra bimbi ed adulti migranti, tant’è che i mediatori sussurrano che forse dopo la cena ed una bella dormita qualcuno avrà voglia di iniziare a raccontare per liberarsi dall’orrore che porta dentro. In effetti, questi migranti per essere capiti andrebbero osservati con attenzione, senza pregiudizi e senza retorica: hanno lasciato il loro paese, i loro amici, gli affetti più intimi e sono sopravvissuti a settimane di privazioni, di fatica umana e morale, di violenze e soprusi. Hanno visto morire ed hanno rischiato loro stessi di non farcela. Se l’Italia e l’Europa dovessero decidere delle restrizioni, quello di ieri potrebbe essere uno degli ultimi arrivi a Salerno. Ma non vedere più i migranti non significherà che la catastrofe umanitaria del continente Africano e delle coste libiche sia finita. Succederà ancora, anche se lontano dai nostri occhi. https://www.youtube.com/watch?v=JE_MEXWjsKk

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