Erano circa 150 i lavoratori della Prysmian Fos che ieri hanno manifestato davanti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dove si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti governativi sulla questione dello stabilimento di Battipaglia, l’unico impianto di fibre ottiche in Italia.
Mentre i lavoratori presidiavano all’esterno, manifestando le loro preoccupazioni per il futuro incerto dell’impianto battipagliese (la cui produzione coinvolge circa 300 famiglie), le delegazioni dei sindacati hanno richiesto e ottenuto l’apertura di un tavolo di crisi, un segnale di concreto impegno da parte del governo.
Il primo dei tavoli tecnici si svolgerà il 23 novembre con la partecipazione di Agcom e degli operatori del settore fibra ottica. L’obiettivo è esaminare le criticità nella fibra ottica posata, con la possibilità di correggerle per garantire la conformità alle specifiche di qualità. Mossa che potrebbe mitigare le sfide di mercato attuali.
Tutte le delegazioni presenti hanno sottolineato come l’incontro rappresenti un passo avanti significativo: le prospettive offerte dal ministero consentono un rinnovato ottimismo: “Ora è cruciale – scrivono i sindacalisti – che l’azienda, in collaborazione con il governo, risponda con azioni concrete per garantire la stabilità occupazionale dei lavoratori, per evitare che la situazione attuale sfoci in ulteriori difficoltà per i lavoratori”.
Soddisfazione per l’esito dell’incontro è solidarietà ai lavoratori sono state espresse dai sindaci della piana: “La costituzione del tavolo di concertazione al MIMIT è un dato positivo e auspichiamo che possa dare i frutti sperati. Ogni iniziativa a tutela delle zone industriali di Eboli e Battipaglia va accolta con favore e va sostenuta senza divisioni ideologiche inutili”.