Dopo l’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la partecipazione anche delle organizzazioni sindacali di categoria, Regione Campania, e rappresentanti aziendali, lo stop alla produzione sembra inevitabile. La Prysmian Fos cessa l’attività di fibra ottica in Italia, chiude lo stabilimento di Battipaglia e mette a rischio 300 posti di lavoro. Nel verbale dell’incontro si legge che sarebbe importante mantenere gli impianti attivi, almeno fino al 30 aprile, in attesa che possano esserci sviluppi dell’interesse di nuovi imprenditori. Dal Mimit, nelle scorse settimane, era stato annunciato che tre società avrebbero avanzato manifestazioni di interesse. Con gli impianti operativi l’ipotetico nuovo investitore potrebbe subertrare in tempi rapidi. Emerge chiaro dal verbale dell’incontro che è necessario studiare strumenti per i lavoratori, da valutare cassa integrazione straordinaria, un piano sociale per la riqualificazione per la ricollocazione di tutto il personale che non potrà essere accompagnato alla pensione. Un nuovo incontro è previsto per il 19 marzo al Mimit.
Vertenza Fos Prysmian, fumata nera a Roma
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