Il terremoto giudiziario con epicentro nella Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha già travolto i vertici del Consorzio La Rada ora fa ballare anche quelle amministrazioni comunali dove il raggruppamento di 23 cooperative gestisce o ambisce a gestire servizi nel terzo settore. E’ il caso di realtà come Eboli- tanto per fare un esempio- anche se il caso più clamoroso rimane quello di Salerno. Nella città capoluogo, il Consorzio La Rada si occupa dei alcuni servizi legati alla cura degli anziani ma punta anche ad acquisire l’affidamento triennale di quanto messo a bando dal Comune per gli asili nido. E l’apertura delle buste contenenti l’offerta era in agenda proprio oggi, giorno in cui davanti ai magistrati della Procura sammaritana compaiono- tra i sette arrestati per lo scandalo politiche sociali con base nel casertano- anche il direttore ed il consigliere d’amministrazione del Consorzio La Rada, Giuseppe Cavaliere e Biagio Napolano. Va detto che del consorzio fanno parte 23 coop e che le condotte illegali presunte vengono contestate per un solo progetto- il LudoBus e Babysitting- che faceva capo ad una sola cooperativa, la Attivarci presieduta da Biagio Napolano. L’accusa è che siano stati intascati i fondi pubblici senza mai erogare i servizi. Cavaliere deve difendersi dall’accusa di falso ideologico e peculato, mentre Napolano deve rispondere pure di voto di scambio e turbativa d’asta, poiché si ritiene che siano stati utilizzati i rapporti con certa politica per ottenere vantaggi, affidamento di servizi e pilotare assunzioni. Anche in ragione di questo quadro d’insieme, a Salerno le forze d’opposizione hanno chiesto di soprassedere rispetto all’aggiudica della gara per gli asili nido se permane la candidatura del Consorzio La Rada, anche per evitare contenziosi da parte di altri partecipanti. https://www.youtube.com/watch?v=d6lItH0EtNw
