203 casi di stalking perpetrato attraverso l’uso della rete, contro i 151 dell’anno 2020, con un incremento pari al 34%. Cresce, purtroppo, anche la violenza online. I dati sono stati diffusi dalla Polizia Postale, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulla donne. Gli operatori della Polizia Postale quotidianamente sono impegnati nelle scuole di ogni ordine e grado per affrontare con le nuove generazioni i temi della educazione digitale e della sicurezza sul web. Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online: l’avvento della pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci. Il fenomeno del “revenge porn”, colpisce soprattutto giovani ragazze: a volte, a loro insaputa, vengono fotografate o riprese in atteggiamenti sessualmente espliciti dai partner; altre volte, cedono alle richieste dei partner e acconsentono a farsi ritrarre o a condividere immagini intime. Spesso sono gli ex che, finita la relazione, diffondono le immagini per vendicarsi. Il Revenge Porn lo scorso anno ha fatto registrare 265 casi contro i 126 dell’anno 2020, con un incremento pari al 110%. Sulla Rete Internet la violenza sulle donne non ferisce il fisico ma lede la sfera più intima della persona, offendendo e umiliando la vittima a tal punto che la vergogna può condurla al suicidio.
Violenza online, la Polizia Postale incontra i ragazzi
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