Gli episodi di violenza rappresentano una “vigliaccheria e un degrado per gli uomini e per tutta l’umanità. E’ ripetendo le parole scritte su twitter qualche giorno fa da Papa Francesco che la Polizia di Stato si appresta a celebrare, il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La Polizia è impegnata, innanzitutto, a diffondere consigli utili e una serie di dati che – al di là della valenza statistica – permettono di focalizzare i “fattori di rischio” e “vulnerabilità” e consentono alle donne di comprendere in che modo difendersi, superando la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare episodi della propria vita privata e – soprattutto – il timore di rimanere sole.
#AIUTIAMOLEDONNEADIFENDERSI è l’hashtag più volte espresso dal Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, perché l’obiettivo è mettere in sicurezza le vittime agendo nel contempo sul maltrattante con strumenti che hanno dato prova di concreta efficacia. La Polizia ricorda che molto è stato fatto, in questi anni. Sono state perfezionate le procedure sia del “pronto intervento” che quelle investigative ma, soprattutto, si è agito sul piano della “prevenzione”, ove si gioca la partita contro il femminicidio, in primis con lo strumento dell’Ammonimento del Questore, che i dati testimoniano essere estremamente efficace perché evita che i comportamenti violenti si ripetano, bloccando “ciclo della violenza”, ed evitando che esso possa sfociare, in casi estremi, nella fisica soppressione della donna.
Violenza sulle donne, la Polizia “Questo non è amore”
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